IMPOTENTE E PREPOTENTE
È la storia del signor Michele Moscio, un uomo ateo tormentato dall'impotenza e da una moglie che dedica la sua vita ad opere benefiche. Lui fa di tutto per guarire dall'impotenza, provocata forse
dal dolore per la morte precoce di due figli gemelli, segue ed inventa cure insignificanti, come quella suggerita dall'eccentrico dottor Capriello che invaghito della moglie, lo invita a scoprire
nuove emozioni sessuali forzando piaceri nei confronti di uomini e donne, ma questi tentativi lo condurranno solo alla follia e ad una smisurata prepotenza.
Come una bilancia che pende in modo radicale dal comico al drammatico, nella storia emergono improvvise riflessioni e discussioni sull'aborto e sul confronto tra ateismo e Cristianesimo, ipocrisia
dell'etica e del rispetto della vita. Esistono casi in cui un Cattolico possa ritenere l'interruzione della gravidanza non un peccato? Questo è l'interrogativo che viene posto quando ci sono
gravidanze scomode e che in casa Moscio emerge in ben tre casi: uno stupro, l'esperienza di una giovane coppia di fidanzati, e la scoperta di un feto imperfetto; lo scontro e la riflessione porterà
al lieto fine, dove intrecci ed equivoci esaltano i personaggi farseschi proiettando la commedia in un finale divertente e sorprendente.